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Non solo genitali

Cosa significa sessualità non genitale? E come faccio ad ampliare il piacere corporeo al di là dei genitali?

Siamo stati educati a pensare che la sessualità sia l’incontro dei genitali con altri genitali o con altre parti del corpo.

Addirittura siamo stati educati a pensare che esista un rapporto sessuale completo ed uno incompleto.

Quello completo è dove si ha un orgasmo e dove vi è penetrazione. Tutto il resto viene chiamato petting.

Addirittura se non vi è orgasmo siamo convinti che qualcosa non abbia funzionato.

Ma la sessualità umana non è così semplice e lineare e non ha l’unica funzione di farci riprodurre (funzione per cui i genitali e l’eiaculazione in vagina sono il meccanismo naturale necessario).

La sessualità umana è una esperienza e non una funzione biologica e come tutte le esperienze è complessa, variabile e soggetta ad apprendimento.

Come tutte le esperienze ha una forte componente psichica.

Come tutte le esperienze è un evento socioculturale.

La sessualità ha una funzione affettiva. Crea legami fra le persone. Anzi, in base al grado e allo stile di interazione sessuale questi legami vengono pure gerarchizzati nella nostra società. Ci sono amici con benefici, coniugi, amanti, flirt, storielle ecc. Differiscono fra loro in base a come e quanto interagiamo sessualmente.

La sessualità ha una funzione ludica. Ci permette di divertirci, di stare nel piacere e di essere felici, addirittura di socializzare.

Ecco allora che la sessualità non è solo l’incontro tra genitali. Li può comprendere e nella maggioranza dei casi è così, ma anche no.

Educarci a una sessualità non genitale significa fondamentalmente tre cose

  • Educare il corpo a una sensorialità diffusa e sorprendente
  • Decostruire il concetto di rapporto completo diverso e separato dai “preliminari” rendendo questi parte integrante e di pari valore rispetto all’atto penetrativo o genitale in generale.
  • Aprire le porte a una esplorazione e una personale definizione di cosa ci piace fare, di come vogliamo sentirci e di che significato noi attribuiamo alla sessualità in una specifica fase della vita.

Si tratta di un processo che ovviamente ci obbliga a dare un valore e una attenzione alla sessualità umana molto diverso da quello a cui siamo abituati.

Educare il corpo e la sensorialità significa fare delle proposte di valorizzazione anche pratica dell’auto esplorazione prima e dell’esplorazione con gli altri esseri umani dopo. Significa proporre esperienze di tatto, gusto, vista e olfatto che ci permettano di sapere come funziona il nostro piacere.

Ad esempio questa.

La prossima volta che starai per dedicarti al piacere autoerotico detto comunemente masturbazione non puntare ai genitali. Inizia dalle orecchie. Chiudi gli occhi, inizia a esplorare le tue orecchie alla ricerca dei punti che più ti piacciono. Fermati su questi e sperimenta tocchi profondi, leggeri, pizzichi. Lascia che la fantasia parta e faccia il suo viaggio.

Poi ok…se vuoi vai pure ai genitali. Alla fine sono la seconda zona erogena per eccellenza (e già, la prima è decisamente più su, il cervello)

Per decostruire il concetto di sessualità così come lo abbiamo imparato fino ad ora significa fare spazio a delle nuove informazioni ed avere fonti per accedere a queste nuove informazioni. Alla base ci deve essere un dibattito e la produzione di contenuti di qualità sulla sessualità.

Sebbene la nostra società sia iper sessualizzata si parla di sesso non di sessualità che sono due cose differenti.

Per esempio già dividere un foglio in due ed esplorare quello che noi crediamo sia il sesso da un lato e quello che crediamo sia dalla sessualità dall’altro è un buon modo per fermarci a riflettere. Se poi vogliamo approfondire magari possiamo anche andare a vedere sul magico web cosa ci dicono esperti in merito.

Certo se ci fossero dei workshop, webinar, corsi intensivi forse sarebbe meglio… asp! ci sono, il web ne è pieno per chi ha voglia di esplorare

Ovviamente esplorare i propri gusti, le proprie possibilità, i propri valori richiede l’interazione anche con altre persone, altre culture, altri modi di vedere.

Prevede anche che si possa fare esperienze di sessualità sicure, sane. consapevoli. E per fare questo occorrerebbe una visione sex positive per davvero.

Per esempio se sei un giovane adolescente alle prime avventure nel mondo della sessualità hai bisogno di informazioni e di qualcuno che ti accompagni a scoprire come cambia il tuo corpo, come proteggerti da malattie, come esplorare in modo sicuro le pratiche erotiche, come gestire emotivamente il piacere e pure le delusioni.

Se sei una persona adulta avresti bisogno di potere esplorare in posti sicuri la tua sessualità, le tue fantasie, i tuoi desideri, le tue aspettative senza dovere nasconderti in club stigmatizzati, festini o dietro a un computer accedendo unicamente a una sola fonte mainstream che ad oggi è la pornografia.

Le line guida europee ci dicono che la sessualità è una esperienza umana che ci accompagna dalla nascita alla morte. Tanto tempo.

Uscire dalla cultura genitale non significa escludere i genitali.

Significa ampliare oltre i genitali questa esperienza proprio per accompagnarla nel tempo, per renderla sempre un viaggio nuovo e per alimentare uno dei motori umani: il Piacere.

“Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.” Alda Merini

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